Quando una strada è in condizioni precarie di illuminazione, la prudenza di chi deve attraversarla è d’obbligo. Allo stesso modo, quella dell’automobilista è fondamentale.
Una sentenza della cassazione
sez. VI Civile – 3, ordinanza n. 29254/18; depositata il 14 novembre ci racconta un episodio interessante a questo riguardo.
Su una strada provinciale senza adeguata illuminazione, un pedone viene investito alle prime luci dell’alba durante l’inverno.
Il pedone chiede il risarcimento all’assicurazione del conducente, ma si da il caso che quando avviene il fattaccio, la vittima sia in stato di ebrezza, oltre ad aver fatto uso di stupefacenti.
L’andamento barcollante della vittima, il fatto che in ospedale dopo il soccorso sia risultato positivo all’uso di sostanze stupefacenti, pone nei suoi confronti l’onere della massima prudenza. Quindi se a carico del conducente viene stabilita una quota di responsabilità, anche in virtù della velocità elevata oltre il limite consentito, anche la vittima non può essere considerata esente da responsabilità.
Proprio in questo caso particolare la cassazione ha stabilito colpevole il conducente del 25% mentre alla vittima è stata assegnata una responsabilità del 75%