Come raccontavamo in questo articolo, grazie alla riforma della responsabilità medica, l’assicuratore entra tra gli attori principali in caso di illecito sanitario con modalità molto più chiare e precise che in passato. Se la legge 148 del 2011, sanciva l’obbligo assicurativo per gli operatori sanitari, con l’articolo 10 della legge sulla responsabilià medica questo obbligo viene esteso alle aziende sanitarie stesse.

L’obbligo per gli operatori sanitari e le aziende sanitarie di assicurarsi è unilaterale

La struttura, pubblica o privata che sia, può tranquillamente autoassicurarsi, ovvero stabilire un fondo autonomo per i risarcimenti dal proprio bilancio, ma questo obbligo è unilaterale sia per i singoli che per l’azienda di settore.

Ci si può rivolgere direttamente all’assicuratore in caso di danno medico

Come dicevamo nel precedente articolo, l’assicuratore diventa un attore principale nel teatro del risarcimento danni, ovvero sarà sottoposto a possibile controllo del suo operato dall’organo di controllo noto come Ivass, esattamente come accade nel caso delle assicurazioni RC Auto.

Viene istituito un fondo di garanzia per i danni derivati da responsabilità sanitaria

Come nel caso delle vittime della strada, per cui esiste un apposito fondo di garanzia anche per i danni derivati da responsabilità sanitaria se ne presume uno simile nel caso in cui l’assicurato non sia provvisto di idonea copertura per insolvenza dell’assicuratore stesso.

La nuova riforma sulla responsabilità medica si pone l’obiettivo di limitare il disagio della medicina difensiva

Si definisce Medicina Difensiva la pratica secondo la quale il medico si autodifende contro responsabilità medico-legali legate a cure mediche prestate. Questo aspetto si manifesta come disagio in uno scenario come quello attuale, dove fino ad ora l’offerta assicurativa per le aziende e gli operatori sanitari era qualitativamente e quantitativamente bassa sopratutto in relazione alla crescita dei costi e degli oneri risarcitori. La riforma di legge sulla responsabilità medica si pone l’obiettivo di limitare questo disagio, riducendo l’ampiezza tra domanda e offerta.